lunedì 12 febbraio 2018

La Giornata della Memoria - 2018

Presso la nostra scuola la Giornata della Memoria costituisce da alcuni anni un importante appuntamento, in particolare rivolto alle classe terze della Scuola secondaria. 
Quest'anno abbiamo dedicato alla Memoria due mattine, molto apprezzate dai ragazzi.
Nel teatro della scuola e in due turni, la prof.ssa Della Fornace - con la dedizione con la quale da anni si occupa di questo momento di riflessione - ha curato il mercoledì 24 un incontro in cui ha esposto i diversi aspetti della questione: dalla deportazione ai grandi testimoni della Shoah, dal negazionismo al celebre processo ad Adolf Eichmann. Di quest'ultimo è stato proiettato un documentario assai interessante, che ha delineato un ritratto completo del latitante nazista e della sua partecipazione ai gravi eventi legati allo sterminio ebraico.
I ragazzi, coinvolti direttamente nell'esperienza, hanno dato il loro contributo leggendo brani da Se questo è un uomo, da scritti di Liliana Segre, Sami Modiano, Anne Frank.
Come ogni anno, questa mattina è stata un'occasione di riflessione, un primo approccio, delicato e adeguato all'età dei ragazzi, con questa brutale pagina di Storia.
La professoressa, come di consueto al termine dell'incontro, ha acceso una candela e idealmente hanno fatto lo stesso tutti i ragazzi presenti in sala, sollevando l'indice, a testimoniare un "esserci" essenziale per queste nuove generazioni, alle quali è doveroso trasmettere il senso della Memoria come valore imprescindibile.
La prof.ssa Petrucci M. L.



Venerdì 26 gennaio si è tenuto lo spettacolo Finding Anne Frank - a sostegno dell'Associazione "Un ponte per Anne Frank" - curato dalla prof.ssa Petrucci, che ha scritto e diretto un lavoro di costruzione del personaggio di Anne, attraverso la "macchina" del teatro.

Un momento dello spettacolo - Otto e Anne Frank
Foto di Alessandro Borgogno
Lo spettacolo che abbiamo visto venerdì 26 gennaio si è rivelato interessante, diverso dalle nostre aspettative e fuori dagli standard. La Compagnia teatrale che ha recitato era formata da alcuni adulti e da ragazzi poco più grandi di noi, molto presi dalla storia. 
Erano guidati dalla professoressa M. Luana Petrucci che, nonostante la mancanza di un attore, è riuscita a gestire la situazione e ha interpretato lei stessa la parte di Max, il regista. La particolarità di questo racconto è stato il confronto fra la vita reale di Anne e il modo di rappresentarla.  
Lo spettacolo si è aperto con un video di Anne Frank che gioca su un prato, dopo il video è entrato in scena il padre di Anne che ha raccontato la segregazione della sua famiglia durante il periodo nazista. 
La rappresentazione era un parallelismo fra gli attori e il personaggio che dovevano interpretare, infatti dovevano "sentire" il suo carattere e tutti i suoi aspetti. Inizialmente, gli attori della Compagnia erano "freddi" nel loro ruolo, ma uno ad uno sono riusciti a scavare nella mente del personaggio fino a raggiungere la sua essenza. 
Lo scopo dello spettacolo è rivelare il lato sconosciuto di Anne Frank, che ci viene proposta come una ragazza insicura e nella crisi tipica della fase adolescenziale, una ragazza con la voglia di crescere e scoprire il mondo, costretta a nascondersi dai nazisti. 
La ragazza ha dei dubbi su cosa avessero fatto gli ebrei per attirarsi quelle persecuzioni. La parte finale, nella quale Miep Gies salva gli scritti di Anne, è stata particolarmente commovente.
Lo spettacolo è riuscito bene soprattutto per la sua originalità e si è concluso con un video di immagini della famiglia Frank e dei campi di concentramento. 
Flavia Pagani e Elena Arnone, 3 A

Per finire, alcune classi della Scuola primaria hanno assistito al film "Storia di una ladra di libri". 

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