lunedì 27 maggio 2019

Green Book

Green Book, realizzato dal regista Peter Farrelly, ha vinto il premio Oscar 2019 per il miglior film.
Racconta l’amicizia tra due persone realmente esistite: un buttafuori italo-americano, Tony Lip, e un pianista afroamericano, Don Shirley,  nell’America degli anni Sessanta.
I personaggi sono interpretati da Viggo Mortensen, per la parte di Tony Lip, e Mahershela Ali, nel ruolo di Don Shirley.

Don deve intraprendere una tournée nel sud degli Stati Uniti, che a quel tempo erano ancora molto razzisti, e assume Tony come autista per sei settimane.
Il titolo del film è ispirato ad una guida per i viaggiatori di colore negli Stati del Sud. Essa serviva ai neri per viaggiare senza essere picchiati, aggrediti o addirittura arrestati. Il “Green Book” segnalava infatti i locali, gli hotel e i luoghi pubblici riservati alle persone di colore.
Pur avendo due personalità molto differenti, Tony è poco acculturato ma molto socievole e Don molto formale e colto, tra i due nasce un’amicizia; man mano che scendono sempre più a sud, il buttafuori inizia a notare quanto trattano male i neri e il pianista inizia ad aprirsi in po’ di più con lui e lo aiuta a scrivere delle lettere per sua moglie.
Una scena razzista che mi ha colpito molto è stata quando Don Shirley, dopo aver suonato in una villa lussuosa e dopo essere stato applaudito dal ricco pubblico, deve andare al bagno e gli dicono che non può usare quello dentro casa ma deve andare in una una piccola cabina di legno nel giardino come i cani.
Don Shirley non era un musicista qualunque perché lui è stato il primo nero a suonare musica classica e non jazz. Era ricco, famosissimo e molto apprezzato, ma si è dovuto scontrare con la mentalità razzista della sua epoca.
Il film si conclude alla vigilia di Natale quando, alla fine della tournée, Tony Lip arriva a casa e sente bussare alla porta, va ad aprire e si trova davanti il pianista che viene accolto come un membro della famiglia.
Il film è girato molto bene e gli attori sono fantastici, si impersonano perfettamente nel personaggio e le scene sono molto realistiche.
Consiglio vivamente questo film appunto per la recitazione e soprattutto perché trasmette delle emozioni, guardandolo ti riporta veramente agli anni Sessanta anche se non li hai mai vissuti. Mi ha fatto un’ottima impressione e che altro dire... andatelo a vedere! 

Costanza Malagrida 1 B

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